Cosa fai quando ti trovi di fronte ad un problema?
Come lo risolvi?
Ti lasci sopraffare o ti attivi per trovare la soluzione migliore?
Quando ci buttiamo sui problemi o ci lasciamo sopraffare da questi, spesso diventiamo frenetici e confusi. E capita di adottare un approccio disordinato al pensiero che ci fa brancolare nel buio e non fare progressi.
Allora da dove cominciare?
La capacità di risolvere i problemi è essenziale in tutti gli ambiti della vita. Ma prima di cercare una soluzione è necessario definire effettivamente qual è il nostro problema.
Secondo gli studi di neuroscienze, le parole che usiamo influenzano i nostri sentimenti.
Per questo il primo passo è vedere il “problema” in modo diverso.
Possiamo riferirci e parlare di un problema come:
1) una situazione, chiamando un problema “situazione” gli dai una connotazione più neutrale. In effetti i problemi non sono altro che situazioni che si presentano nella tua vita. Sono un fatto della vita. Chiediti:
Cosa di questa particolare situazione mi sta causando stress e ansia?
Certo non si può controllare quando o come si presentano determinate situazioni, ma puoi controllare il tuo atteggiamento di risposta a quella situazione.
2) una sfida, chiamando un problema sfida, significa che sei all'altezza della situazione. È come mettersi in sana competizione per riuscire ad affrontare la partita dando il meglio di se stessi. Chiediti:
Qual è esattamente la sfida che sto affrontando?
3) una opportunità, chiamando un problema opportunità, sposti la tua attenzione sul cercare qualcosa di buono nella situazione che stai vivendo. Chiediti:
Quale opportunità posso cogliere da questa situazione?
I problemi fanno parte della vita!
E' la tua prospettiva sulla situazione che conta e che determina la tua capacità di risolvere le difficoltà che incontri lungo il tuo cammino.
Più il tuo linguaggio sarà neutro/positivo, più sarai fiducioso e ottimista nell'affrontare qualsiasi complicazione.